Il nodo Palermitano della Rete nazionale per la sicurezza sui posti di lavoro con questo blog intende creare uno spazio libero di informazione di classe aperto a tutti coloro che ((consapevoli della continua strage di lavoratori morti sul e per il lavoro)) vogliano contribuire alla lotta -- BASTA MORTI E INFORTUNI IN NOME DEL PROFITTO T -- PADRONI ASSASSINI PAGHERETE CARO . PADRONI ASSASSINI PAGHERETE TUTTO -- per un contatto diretto 338-3342733 o 338- 7708110 oppure retesicurezzalavorosicilia@gmail.com

lunedì 18 marzo 2013

taranto ilva - nomuos niscemi -- LA LOTTA E' UNA!


taranto ilva - nomuos niscemi -- LA LOTTA E' UNA!

LA LOTTA E' UNA!

Ieri a Niscemi presente al presidio permanente in lotta No Muos una delegazione dello Slai Cobas per il s.c. aderente alla Rete Nazionale per la sicurezza e salute nei posti di lavoro e sul territorio.

Buona accoglienza di alcuni abitanti e giovani soprattutto, attivi nel comitato in  lotta contro l'installazione del Muos, che ci hanno fatto fare un giro nella zona circostante al luogo del presidio "occupata" dalle forze militari statunitensi, già deturpata dalla presenza di  altissime antenne (47), per la cui installazione sono stati abbattuti ettari ed ettari di pregiati alberi da sughero tipici della zona con uno scenario da vero e proprio paesaggio lunare in pieno contrasto con l'opposto folto e verdissimo bosco. Ci hanno raccontato della lotta in corso che soprattutto in questi ultimi mesi ha dato davvero fastidio per la pratica concreta dei blocchi del passaggio dei camion con i materiali da utilizzare per l'installazione del Muos e in alcuni casi gli operai, pratica che  ha iniziato a scatenare la repressione di digos e polizia al servizio del governo italiano complice e colluso con gli interessi imperialisti e belligeranti degli Stati Uniti, una lotta in cui in  particolare i giovani e le donne ne costituiscono la parte più determinata e coraggiosa  anche nel contrastare le recenti cariche delle forze dell'ordine, "...non ci facciamo intimidire... anche se siamo scossi" diceva una mamma No Muos  "dalle ultime perquisizioni fatte nelle case ai nostri figli... ma noi siamo davanti e dietro a loro e non molleremo... speramo che la partecipazioen popolare aumenti di giorno in giorno perchè è solo la spinta dal basso che ci ha portato ad ottenere qualche risultato come il blocco temporaneo voluto da Crocetta (ma ricordiamoci che era sotto elezioni!).

Bello scambio di solidarietà e sostegno con le donne in lotta No Muos alle quali abbiamo portato i saluti di lotta delle lavoratrici, precarie, disoccupate, giovani in lotta a Palermo.

Siamo stati invitati alla manifestazione del 30 alla quale abbiamo dato la nostra adesione.

Abbiamo quindi informato loro della giornata di mobilitazione nazionale a Taranto/Ilva/Tamburi il 22 Marzo prossimo dando anche materiali tra cui l'appello e gli ultimi dossier sull' Ilva... ne è scaturita una discussione in cui ci sono state fatte domande in particolare su cosa stanno facendo concretamente in termini di lotta gli operai in fabbrica ma anche su come  si può conciliare la questione difesa del lavoro e dell'ambiente senza incorrere nel rischio di perpetuare una situazione che al pieno servizio dei profitti del capitale ha portato al disastro che si vive oggi a Taranto...

In particolare alcuni attivisti giovani No Muos che abbiamo conosciuto poi in piazza a Niscemi al  banchetto informativo , condividendo in generale che le lotte a partire dalla No Tav  al No Ponte passando per Taranto, sito strategico (non solo per il governo!),  sono legate da un filo che si deve rafforzare giorno dopo giorno, quello della lotta contro governo, padroni al servizio di questo sistema, hanno mandato i loro saluti alla giornata di mobilitazione e di lotta a Taranto e invitato gli operai e gli abitanti di Taranto alla manifestazione del 30 a Niscemi. 

Palermo, 18/03/2013

mercoledì 13 marzo 2013

Oltre 5000 morti sul lavoro in 5 anni. Osservatorio Indipendente di Bologna morti sul lavoro


L’Osservatorio Indipendente di Bologna morti sul lavoro http: //cadutisullavoro.blogspot.com è nato il 1 gennaio 2008 in seguito alla tragedia della Thyssenkrupp di Torino dove morirono 7 lavoratori bruciati vivi. Dal giorno dell’apertura dell’osservatorio ad oggi 13 marzo 2013 sono morti per infortunio sul lavoro oltre 5000 lavoratori di cui 2515 sui luoghi di lavoro e gli altri sulle strade e in itinere. Un’autentica carneficina che purtroppo viene sottostimata dalle statistiche ufficiali e ignorata dalla politica che potrebbe fare moltissimo, e con poche risorse, per far diminuire drasticamente questo fenomeno che ci vede primi in questa triste classifica in Europa, dove i morti sono mediamente un terzo di quelli italiani. 

Carlo Soricelli

Resta impigliato nel tritasassi, ferito un operaio


INCIDENTE sul lavoro per un operaio di 54 anni. L'uomo durante i lavori ammodernamento della tratta ferroviaria che collega la città all'aeroporto Punta Raisi è caduto all'interno di una macchina trita pietre. Una gamba è rimasta impigliata nel macchinario e l'uomo è svenuto per il dolore.
Sulle cause dell'incidente sono ancora in corso le indagini dei carabinieri.
Tra le ipotesi c'è quella di un malore o di una caduta accidentale. Il macchinario, che è utilizzato per lo smaltimento del materiale di risulta, è stato sequestrato dai carabinieri.
L'operaio è stato soccorso da un'ambulanza del 118 e trasportato all'ospedale Cervello, dove gli è stata riscontrata una frattura scomposta della gamba destra. L'uomo, che non rischia la vita, viene sottoposto a un intervento chirurgico. Proprio ieri, mentre si verificava l'incidente dell'operaio, altri manovali hanno abbattuto il diaframma della galleria per il raddoppio del passante ferroviario tra la stazione Orleans-Palazzo Reale e la futura fermata Giustizia.
Una settimana fa un operaio edile è morto per una caduta da un'impalcatura nel cantiere dell'Ateneo del convento di Sant'Antonino. La vittima si chiamava Antonino Castiglia e aveva 52 anni. Era un lavoratore in nero.

La Repubblica – Palermo
8 marzo 2013

lunedì 11 marzo 2013

Dalla Sicilia a Taranto organizziamo la partecipazione!


22 marzo all'Ilva e ai Tamburi di Taranto INVITO/APPELLO ALL'ADESIONE E PARTECIPAZIONE


La Rete nazionale per la sicurezza e salute in fabbrica e sul territorio, come già annunciato nell'assemblea nazionale del 7 dicembre a Taranto e che ha trovato conferma negli incontri e assemblee che si sono tenute e si vanno tenendo in tutta Italia, promuove una iniziativa nazionale all'Ilva di Taranto e al quartiere Tamburi per venerdì 22 marzo, per la difesa del lavoro e della salute in fabbrica e sul territorio, all'Ilva come in tutte le fabbriche e i siti inquinanti, a Taranto come in tutte le città in lotta, contro la devastazione ambientale e territoriale, contro le morti sul lavoro, contro padron Riva, il governo dei padroni e lo Stato dei padroni.
Non si tratta di un corteo di sabato, né di un corteo nel centro della città, perché la RETE vuole organizzare l'iniziativa in un giorno feriale in cui la maggioranza degli operai è in fabbrica e saranno chiamati ad aderire in massa all'iniziativa; si tratta di un "assedio politico-sociale" alla direzione Ilva e di un incontro di massa con gli operai Ilva, che comincerà alle 13.30 alla Direzione Ilva e toccherà le portinerie A (alle 15) e D (alle 16).
Alle 16,30-17 l'iniziativa si trasferirà - anche qui in un pomeriggio-sera normale - ai Tamburi, nella zona più inquinata della città, il Cimitero di San Brunone, nel cui piazzale si terrà un saluto agli operai e ai cittadini morti sul lavoro, da lavoro e da inquinamento e un incontro con i lavoratori cimiteriali in lotta.
Per poi trasferirsi in una grande assemblea sempre ai Tamburi, dove potranno intervenire tutte le realtà partecipanti, operai, familiari, organismi precari e disoccupati, avvocati, ispettori, medici, Rls impegnati su questo fronte, dalla Thyssen, Eternit, a Paderno Dugnano, da Marghera a Ravenna, da Napoli a Palermo, ecc.
Alla manifestazione sono invitate delegazioni di tutte le città, di fabbriche e territori, senza discriminazione alcuna e con le loro bandiere e parole d'ordini, sia politiche che sindacali e sociali.
Tutte parleranno e potranno portare le loro proposte agli operai Ilva e negli incontri con i proletari del quartiere.
Chiamiamo tutti ad aderire in mille forme alla iniziativa promossa e organizzata dalla Rete - di tutte le adesioni sarà data comunicazione e inserite nella lista.
Sin da ora e fino al giorno della manifestazione tutti possono richiederci volantini e locandine della Rete per circolazione, diffusione, affissioni, ecc. Tutti possono chiederci dossier e documenti su Ilva e Taranto e sulle altre realtà della Rete. Tutti possono realizzare loro volantini e locandine di adesione e sostegno all'iniziativa.
info: bastamortesullavoro@gmail.com
mailinglist: bastamortesullavoro@domeus.it
blog: http://bastamortesullavoro.blogspot.com
tel. 3471102638
Non siamo su facebook e twitter, anche se invitiamo tutti a pubblicizzare 
l'iniziativa
27 febbraio 2013

venerdì 1 marzo 2013

Due morti sul lavoro in Sicilia, gli incidenti a poche ore di distanza



Un operaio di 52 anni è caduto dall'impalcatura mentre stava lavorando al rifacimento del prospetto del convento di Sant'Antonino, a Palermo. A Caltabellotta un altro tecnico è precipitato dalla torre di una pala eolica

di ROMINA MARCECA PALERMO - Due morti sul lavoro in poche ore in Sicilia. A Palermo un operaio di 52 anni, Antonino Castiglia, ha perso la vita cadendo dall'impalcatura e precipitando al suolo durante i lavori di rifacimento di un tetto del Convento di Sant'Antonino, in piazza Giulio Cesare. La struttura, di proprietà dell'Università, era stata inaugurata da poco tempo dopo la radicale ristrutturazione che l'ha trasformata in laboratorio linguistico dell'Ateneo. Castiglia era impegnato nei lavori di rifacimento di una copertura. Per cause ancora al vaglio degli investigatori, è precipitato al suolo da un'altezza di circa sette metri. Trasportato d'urgenza all'ospedale Civico, è morto poco dopo.

ARCHIVIO / Inaugurato il Convento di Sant'Antonino 

Un altro operaio è morto nel pomeriggio a Caltabellotta (Agrigento). La vittima si chiamava Michele Petruccio, aveva 21 anni, ed era nato a Menfi. Per cause in corso di accertamento, l'uomo è precipitato dalla torre di una pala eolica sulla quale stava effettuando dei lavori di manutenzione. La tragedia si è verificata in località Ficuzza, dove da anni è operativo un parco eolico. Il magistrato della Procura di Sciacca sequestrato il cantiere e sta interrogando i colleghi di Petruccio, per accertare la dinamica dell'incidente che gli è costato la vita.
(28 febbraio 2013)