Il nodo Palermitano della Rete nazionale per la sicurezza sui posti di lavoro con questo blog intende creare uno spazio libero di informazione di classe aperto a tutti coloro che ((consapevoli della continua strage di lavoratori morti sul e per il lavoro)) vogliano contribuire alla lotta -- BASTA MORTI E INFORTUNI IN NOME DEL PROFITTO T -- PADRONI ASSASSINI PAGHERETE CARO . PADRONI ASSASSINI PAGHERETE TUTTO -- per un contatto diretto 338-3342733 o 338- 7708110 oppure retesicurezzalavorosicilia@gmail.com

lunedì 26 febbraio 2018

L’amianto uccide dentro e fuori dai posti di lavoro… 125 malati a Palermo per inquinamento ambientale

La Cgil con una inchiesta di tipo nazionale denuncia le malattie per amianto nell’ambiente, in particolare questa riguarda Palermo. E questo è tipico della Cgil, come di altri sindacati. Quando si tratta di fare studi a tavolino per dare stipendi a destra e a manca non ci sono problemi. I problemi nascono quando si tratta di fare sul serio, e allora la Cgil, come gli altri sindacati, non muovono un dito! E questo lo possiamo dire noi che abbiamo fatto campagne alla Fincantieri di Palermo o alla Dalmine di Bergamo sulla salute e sicurezza così come lo possono dire migliaia di lavoratori che la cosiddetta emergenza la vivono sulla propria pelle.
Alla Fincantieri di Palermo, per esempio, i processi per le morti sul lavoro da amianto, non finiscono mai!

Per questo temiamo che l’improvviso interesse per l’inquinamento da amianto nell’ambiente nasconda, da un lato, ancora una volta la volontà di distrarre l’attenzione dalla condizione assolutamente inaccettabile che si vive nelle fabbriche e nei posti di lavoro in genere, e dall’altro la voglia di continuare a fare soldi con le vertenze legali!

"A Palermo 125 malati per l'amianto nell'ambiente": la denuncia della Cgil

PALERMO. A Palermo aumentano i malati contagiati dall'amianto nell'ambiente: in tutto risultano 125 casi non legati al lavoro. A fornire i dati è la Cgil Palermo, che parla di "emergenza".
Dai numeri presentati da Giuseppe Iannilli, responsabile Bonifiche e amianto della Cgil nazionale: “Diventa sempre più alta – ha dichiarato - la percentuale di malati contagiati dall'amianto nell'ambiente in cui vivono e non sul lavoro. In provincia di Palermo, secondo il registro mesoteliomi, ci sono 1306 i malati ufficiali di asbestosi, di cui 232 rilevati nella città di Palermo. Inoltre, ci sono 64 probabili e 61 possibili malati di asbestosi non per motivi di lavoro ma per contaminazione di origine ambientale, ovvero in totale 125 persone”.
"Un'emergenza che riguarda non solo i lavoratori ma tutti i cittadini", commenta Enzo Campo, segretario Cgil Palermo.
Il sindaco ha avviato la costituzione di uno sportello amianto "per dare risposta a un'emergenza che si allarga e che viene riscontrata a tappeto in tante categorie, dagli edili ai metalmeccanici, nella scuola, tra gli agricoltori, i pensionati, le industrie chimiche".

http://palermo.gds.it/2018/01/11/a-palermo-125-malati-per-lamianto-nellambiente-la-denuncia-della-cgil_784123/

1.029 assassini sul lavoro! I dati dell’Inail sono implacabili, 3 morti al giorno! Siano per sempre maledetti i padroni con i loro profitti e chi gli tiene la sacca dei soldi: Cgil, Cisl, Uil

Continuano a chiamarle “morti bianche” per cercare di nascondere il nero del lutto. Ad ogni pubblicazione di statistica ufficiale (c’è poi quella reale di cui fanno finta di niente) innanzi tutto dedicano un articoletto spesso nascosto in una delle pagine interne e poi comincia da parte di tutti la lunga sfilza di “dispiaceri”, “non si fa mai abbastanza” ecc. ecc.

Come in questo articolo del Sole 24 Ore di ieri che vuole apparire dispiaciuto per i tanti morti sul lavoro ma è stracarico di ipocrisia.
Confindustria e sindacalisti confederali insieme a tavola

“Commentare dei dati quando parliamo della vita delle persone è sempre difficile - dice il vicepresidente di Confindustria, Maurizio Stirpe -.”
Per i padroni “è difficile” perché mette in luce che il loro sistema uccide ogni anno migliaia di persone, fa migliaia di vedovi e vedove, genitori rimasti senza figli, e orfani e questo è uno dei fattori che alimentano la povertà!
E continua con la tiritera: “Il tema della sicurezza sul lavoro è importante, prioritario e evidentemente non si fai mai abbastanza.” Con la sparata grossa grossa: “Confindustria, su tutto il territorio con le associazioni, lavora da tempo per diffondere la cultura della sicurezza e soprattutto della prevenzione.”
E poi il “suggerimento: “Serve infatti potenziare le iniziative di formazione sia per gli imprenditori, che per i lavoratori”.
Tu pensa per te, verrebbe da dire, i lavoratori dovrebbero potenziare solo la formazione e la 
loro forza di combattimento per spazzare via questo vostro sistema!

Il maggior aumento di è avuto nell’industria! Un dato che da solo smentisce ogni volta le chiacchiere sulla diminuita importanza della classe operaia, quando non addirittura della sua “scomparsa”!

Ma non abbiamo finito, perché il “massimo” solo le affermazioni dei capi dei sindacati di governo.

Cominciamo con la Furlan/Cisl/300.000 euro all’anno di stipendio che dice "solennemente": “Siamo davanti ormai costantemente a circa un migliaio di morti sul lavoro all’anno, in tutti i settori – osserva il segretario generale della Cisl, Annamaria Furlan -. Ci vuole una presa di coscienza e di responsabilità molto, molto più forte da parte di tutti”.

La “presa di coscienza e di responsabilità” per la Furlan è un problema degli altri, lei lo ha detto e questo basta!

“Già nel 2017 – aggiunge Camusso – c’ea stata una crescita degli incidenti mortali. Tutto questo ci dice che la precarizzazione del mercato del lavoro è uno degli elementi che mette a rischio i lavoratori”.
“Mette a rischio?” NO, fa letteralmente morire! È questo anche il risultato della “precarizzazione del mercato del lavoro” che è uno dei capolavori del sindacato confederale! Molto apprezzato pubblicamente dai padroni in ogni salotto che conta e dai governi di ogni colore!

In questo caso non si cita l’insignificante tipo umano che va girando come rappresentante della Uil, Barbagallo, ma il suo “pensiero” è dello stesso tipo!

Anche in riferimento a questi morti, invalidi più o meno perenni, vedove, orfani ecc. ecc. il Censis nel suo ultimo rapporto sulla società ha parlato di un diffuso “rancore sociale”. Noi possiamo rassicurare il Censis e tutta la schifosa borghesia di questo Paese che questo “rancore”, per i proletari e le masse popolari, ha un nome scientifico e si chiama legittimimamente ODIO DI CLASSE!

***
Crescono le morti bianche Nel 2017 sono state 1.029

Una intervista a Marco SPEZIA che si occupa da anni di sicurezza e salute sui posti di lavoro - prima parte

MARCO, LA TUA ESPERIENZA E’ PIÙ ATTENDIBILE DI OGNI STATISTICA UFFICIALE: ESISTE NEL NOSTRO PAESE UN PROBLEMA DI SICUREZZA SUI POSTI DI LAVORO? DI CHE DIMENSIONI? E’ VERO CHE “LE COSE VANNO MEGLIO” O PENSI CHE IL LIVELLI DI DISOCCUPAZIONE INCIDA SULLE STATISTICHE UFFICIALI? INFINE, C’E’ UNA CORRELAZIONE FRA DISOCCUPAZIONE, PRECARIETA’ E DIMINUZIONE DELLA SICUREZZA SUI POSTI DI LAVORO?
Innanzitutto nel nostro paese più che un problema di salute e sicurezza sui luoghi di lavoro, dobbiamo parlare di emergenza quotidiana. Non c’è infatti giorno che in Italia non vi siano (in media) almeno quattro infortuni mortali: 1.350 morti all’anno per il 2017, considerando sia i morti sul posto di lavoro, sia i morti in itinere o su mezzi di trasporto..
Tale valore è ripreso dall’Osservatorio Indipendente Morti sul Lavoro di Carlo Soricelli (http://cadutisullavoro.blogspot.it) ed è un dato decisamente più attendibile di quelli diffusi dall’INAIL (per i motivi che vedremo dopo).
Oltre a queste morti, ogni giorno ve ne sono altrettante a causa di malattie professionali, quindi contratte per la insalubrità dei luoghi e delle condizioni di lavoro, per un totale di 1.350 morti (fonti Osservatorio Vega Engineering https://www.vegaengineering.com per il 2016).
E ancora, si contano ogni anno 420.000 infortuni, molti dei quali invalidanti (1.400 al giorno, 3 al minuto!) e 60.000 denuncie di malattie professionale (dati per il 2016, sempre da Vega Engineering).
E’ evidente che stiamo parlando di una vera e propria guerra contro i lavoratori!
In merito all’attendibilità delle fonti ufficiali (dati INAIL), è evidente che esse non possono essere veritiere, per il semplice fatto che si riferiscono esclusivamente a lavoratori assicurati INAIL e quindi non considerano minimamente l’esercito di Partite IVA individuali, lavoratori in nero, pensionati che continuano a lavorare perché non riescono a tirare avanti. Non considerano quindi tutti quei lavoratori atipici che per evidenti regioni di flessibilità sono invece in aumento.
L’Osservatorio Indipendente Morti sul Lavoro considera invece, mediante un capillare e certosina raccolta dati in tutta Italia, tutti i lavoratori, compresi quelli atipici.
Ed è per questo che l’Osservatorio è decisamente più veritiero è fotografa una realtà che non vede nessun miglioramento nel numero dei morti sul lavoro, ma sostanzialmente un andamento costante negli anni.
Se si considerano infatti il solo andamento dei morti sul posto di lavoro (che meglio fotografa le condizioni legate al rapporto di lavoro e ai luoghi e alle condizioni in cui si svolge), i numeri sono i seguenti:
2008: 640
2009: 550
2010: 560
2011: 665
2012: 620
2013: 590
2014: 665
2015: 655
2016: 640
2017: 630

Operaio dell’Enel di 29 anni cade da sette metri, ricoverato in gravissime condizioni a Villa Sofia

Francesco Messana, 29 anni, operaio dell’Enel e-ditribuzione spa, dell’unità di Partinico a Carini in via Finaita ieri pomeriggio è caduto da un’altezza di sette metri mentre stava eseguendo lavori di ripristino della rete elettrica.
Messana, sposato e residente a Capaci, è stato trasportato dai sanitari del 118 all’ospedale Villa Sofia. E’ stato ricoverato con alcune fratture agli arti inferiori. La prognosi è riservata.
Sono intervenuti i tecnici dell’Asp. Indagano i carabinieri.

http://www.blogsicilia.it/palermo/operaio-dellenel-di-29-anni-cade-da-sette-metri-ricoverato-in-gravissime-condizioni-a-villa-sofia/430108/

domenica 25 febbraio 2018

Villabate, precipita dal tetto di una ditta: operaio rischia la paralisi „Villabate, precipita dal tetto di una ditta: operaio rischia la paralisi“ Potrebbe interessarti: http://www.palermotoday.it/cronaca/operaio-cade-tetto-villabate-19-febbraio-2018.html Seguici su Facebook: http://www.facebook.com/pages/PalermoToday/115632155195201

Villabate, precipita dal tetto di una ditta: operaio rischia la paralisi
L'uomo, 44 anni, stava lavorando quando è caduto nel vuoto. Sul posto sono intervenuti i sanitari del 118 che lo hanno trasportato al Civico. I carabinieri indagano per ricostruire le cause dell'accaduto
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Villabate, precipita dal tetto di una ditta: operaio rischia la paralisi
Paura per un operaio questa mattina a Villabate. L' uomo di 44 anni, A.T., si trovava sul tetto di una ditta che produce detersivi quando è caduto nel vuoto. Le sue condizioni sono gravi. E' successo intorno alle 9. Sul posto sono intervenuti i sanitari del 118. L'operaio è stato trasportato in ambulanza al Civico dove è stato ricoverato in prognosi riservata. I carabinieri indagano per ricostruire le cause dell'accaduto e accertare che fossero rispettate tutte le procedure di sicurezza.
L'operaio - sposato e padre di due figli - ha riportato fratture alle vertebre, traumi a cranio e milza. Il trauma più delicato quello alla colonna vertebrale, per cui sarà operato e per cui rischia la paralisi. Si trova intubato e ricoverato al reparto di Prima rianimazione.


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sabato 24 febbraio 2018

Crescono le morti bianche Nel 2017 sono state 1.029

Mille e ventinove. Tanti sono stati i morti sul lavoro nel 2017 (gennaio-dicembre), secondo quanto è stato comunicato dall’Inail con l’ultimo bollettino. «Commentare dei dati quando parliamo della vita delle persone è sempre difficile - dice il vicepresidente di Confindustria, Maurizio Stirpe -. Il tema della sicurezza sul lavoro è importante, prioritario e evidentemente non si fai mai abbastanza.