Il nodo Palermitano della Rete nazionale per la sicurezza sui posti di lavoro con questo blog intende creare uno spazio libero di informazione di classe aperto a tutti coloro che ((consapevoli della continua strage di lavoratori morti sul e per il lavoro)) vogliano contribuire alla lotta -- BASTA MORTI E INFORTUNI IN NOME DEL PROFITTO T -- PADRONI ASSASSINI PAGHERETE CARO . PADRONI ASSASSINI PAGHERETE TUTTO -- per un contatto diretto 338-3342733 o 338- 7708110 oppure retesicurezzalavorosicilia@gmail.com

sabato 16 giugno 2018

Senza sosta la carneficina operaia. a Messina e Patti muoiono due operai... mentre il nuovo governo con Di Maio prende posizione per i padroni!

Tragedie sul lavoro a Messina e a Patti, muoiono due persone

di Redazione — 12 Giugno 2018
Tragedie sul lavoro in provincia di Messina. Un uomo di 63 anni, è caduto da un’impalcatura durante un intervento di ristrutturazione di uno stabile nel complesso «Linea Verde», sulla Panoramica, a Messina. L’uomo stava eseguendo i lavori per una ditta. Indaga la polizia.
Qualche ora prima a Patti un uomo e' morto schiacciato dal trattore mentre arava un podere. A perdere la vita Giuseppe Cicero di 50 anni, di Mongiove di Patti. L'uomo stava manovrando un mezzo cingolato in terreno coltivato a ulivi quando il terreno ha ceduto e lui ha perso il controllo del mezzo che si e' ribaltato finendo in un canalone. Cicero e' rimasto schiacciato sotto il mezzo. Le indagini dei carabinieri sono coordinate dalla procura di Patti.

venerdì 15 giugno 2018

Dal nord al sud, da Casale a Gela, lo STUDIO SENTIERI LO DIMOSTRA: NOCIVO E' IL CAPITALE!

Studio Sentieri: chi vive vicino ai siti industriali è a rischio morte più alto del 4-5%


Chi vive nei siti contaminati da amianto, raffinerie o industrie chimiche e metallurgiche ha un rischio di morte più alto del 4-5% rispetto alla popolazione generale. E questo, in un periodo di 8 anni, si è tradotto in un eccesso di mortalità pari a 11.992 persone, di cui 5.285 per tumori e 3.632 per malattie dell’apparato cardiocircolatorio. È quanto emerge dai dati relativi a 45 siti di interesse per le bonifiche inclusi nella nuova edizione dello studio Sentieri, a cura dell’Istituto Superiore di Sanità (Iss).
I dati sono stati presentati in via preliminare al workshop ‘Un sistema permanente di sorveglianza
epidemiologica nei siti contaminati’, tenutosi presso il Ministero della Salute.
«Sono numeri degni di nota e nel complesso tracciano un quadro coerente con quello emerso dalle precedenti rilevazioni. Questo significa che non vi è stato ancora un generale miglioramento della situazione della contaminazione ambientale a livello nazionale», spiega Pietro Comba, responsabile scientifico del progetto Sentieri.
In 360 pagine, il rapporto Sentieri esplora caratteristiche e problematiche di 45 Siti di Interesse Nazionale o Regionale (SIN/SIR) presenti in tutta Italia: dalle miniere del Sulcis alle acciaierie dell’Ilva, dalle raffinerie di Gela alla città di Casale Monferrato ‘imbiancata’ dall’eternit, passando per il territorio del litorale flegreo con le sue discariche incontrollate di rifiuti pericolosi. Aree in cui vivono complessivamente 6 milioni di persone, residenti in 319 comuni, e i cui dati sono stati studiati nell’arco di tempo tra il 2006 e il 2013. Nove le tipologie di esposizione ambientale considerate: amianto, area portuale, industria chimica, discarica, centrale elettrica, inceneritore, miniera o cava, raffineria, industria siderurgica.
Sono state esaminate le associazioni tra residenza e patologie, come tumori e malformazioni congenite. «Nella popolazione residente nei siti contaminati studiati è stato stimato un eccesso di mortalità per tutte le cause pari al 4% negli uomini e al 5% per le donne. Per tutti i tumori maligni la mortalità in eccesso è stata del 3% nei maschi e del 2% nelle femmine», ha illustrato Amerigo Zona, primo ricercatore dell’Iss. In un periodo di 8 anni, dal 2006 al 2013, «è stato osservato – nella popolazione generale, prosegue – un eccesso di mortalità per tutte le cause di 5.267 casi negli uomini e 6.725 nelle donne. Per tutti i tumori maligni è stata di 3.375 negli uomini e 1.910 per le donne». 
«Il significato di questi dati va ora approfondito in ognuno dei territori considerati, anche con la collaborazione delle istituzioni, con gli amministratori locali e la società civile», spiega Comba. «I dati da noi prodotti – conclude Comba – servono sostanzialmente a capire quali sono gli interventi di risanamento ambientale più utili e urgenti a fini di tutela della salute»

sabato 9 giugno 2018

E' QUESTO MALEDETTO SISTEMA AL SERVIZIO DEL CAPITALE CHE UCCIDE GLI OPERAI!

DAVIDE A SOLI 22 ANNI E' MORTO PERCHE' LAVORAVA!
E' QUESTO MALEDETTO SISTEMA AL SERVIZIO DEL CAPITALE CHE UCCIDE GLI OPERAI
ORGANIZZARSI PER LOTTARE CONTRO DI ESSO A 360°!

Vignole Borbera. E’ morto il giovane operaio della Sli, travolto dal muletto