Il nodo Palermitano della Rete nazionale per la sicurezza sui posti di lavoro con questo blog intende creare uno spazio libero di informazione di classe aperto a tutti coloro che ((consapevoli della continua strage di lavoratori morti sul e per il lavoro)) vogliano contribuire alla lotta -- BASTA MORTI E INFORTUNI IN NOME DEL PROFITTO T -- PADRONI ASSASSINI PAGHERETE CARO . PADRONI ASSASSINI PAGHERETE TUTTO -- per un contatto diretto 338-3342733 o 338- 7708110 oppure retesicurezzalavorosicilia@gmail.com

giovedì 27 febbraio 2020

AL TEMPO DEL CORONAVIRUS: LA CONTRO/INFORMAZIONE E’ LA PRIMA CURA - Comunicato dello Slai cobas per il sindacato di classe dell'Istituto tumori Milano

Comunicato diffuso all'Istituto Tumori di Milano
Ai/le lavoratori/ci diretti, precari, in collaborazione, ai lavoratori degli appalti, ai pazienti e loro familiari.

La Medicina è una scienza e non” fantascienza o provvedimenti che più che le soluzioni diffondono Panico e deliri. Perché? Perché di fronte a provvedimenti, quali quelli di circoscrivere l’area del contagio - che è un provvedimento molto gravoso, ma giusto e necessario, compreso e accettato dalla popolazione, anche se pesa nella vita quotidiana da chi lavora in ospedale, chi è malato; ci troviamo provvedimenti che non hanno una regia unica e condivisa; anzi si è scatenata una guerra tra governo e governatore di Lombardia, ma non solo, tra efficientismo nazionale ed efficientismo padano che vuole nascondere il fatto che il primo fronte della soluzione del problema è la Sanità, in particolare quella Pubblica, che è stata massacrata attraverso TAGLI ai fondi, riduzioni d’organico, blocco di nuove assunzioni, invecchiamento del personale, che hanno aumentato patologie invalidanti e stress da lavoro correlato, come da anni denunciamo insieme al sindacalismo di base e di classe. E questo è avvenuto in maniera massiccia nella cosiddetta “eccellenza” lombardo/veneta.

Abbiamo chiesto a medici che fornissero strumenti per orientarsi a fronte del coronavirus

Abbiamo ricevuto questo dal dott. Gava 
fermo restando la nostra posizione espressa nei posti pubblicati finora, ci pare giusto pubblicare questo contributo