Il nodo Palermitano della Rete nazionale per la sicurezza sui posti di lavoro con questo blog intende creare uno spazio libero di informazione di classe aperto a tutti coloro che ((consapevoli della continua strage di lavoratori morti sul e per il lavoro)) vogliano contribuire alla lotta -- BASTA MORTI E INFORTUNI IN NOME DEL PROFITTO T -- PADRONI ASSASSINI PAGHERETE CARO . PADRONI ASSASSINI PAGHERETE TUTTO -- per un contatto diretto 338-3342733 o 338- 7708110 oppure retesicurezzalavorosicilia@gmail.com

mercoledì 16 giugno 2021

Morti e feriti sul lavoro... altra giornata nera ieri tra Avola e Palermo

Incidente in un cantiere ad Avola, crolla il ballatoio: muore un operaio, un altro è ferito

15 Giugno 2021



Foto archivio

Un morto e un ferito in un incidente sul lavoro avvenuto stamane, intorno alle 8,30, in un cantiere edile di via Caldarella, ad Avola. La vittima è un operaio di 45 anni, Sebastiano Presti. Il collega ferito è stato  trasportato in elisoccorso all’ospedale Cannizzaro di Catania.

Secondo una prima ricostruzione dei vigili del fuoco di Siracusa, per cause da accertare si è verificato il crollo di un ballatoio di un’abitazione privata dove sono in corso dei lavori e la vittima è finita sotto le macerie.

Sono stati gli stessi pompieri a estrarre il corpo dell’operaio che ormai era privo di vita. La polizia sta tentando di capire cosa sia accaduto nel cantiere che è stato posto sotto sequestro dalla Procura di Siracusa e ha già sentito testimoni per capire se siano state rispettate le prescrizioni a tutela dei lavoratori.

L'operaio ferito ha riportato un politrauma, contusioni polmonari ed un trauma toracico. L'uomo, un 44enne anch’egli di Avola, non sarebbe in pericolo di vita, ma sono in corso approfondimenti diagnostici da parte dei medici del Trauma Center dell’ospedale Cannizzaro.

https://siracusa.gds.it/articoli/cronaca/2021/06/15/avola-crolla-il-ballatoio-di-un-edificio-comunale-due-operai-feriti-5054022e-6d64-47cf-986a-48c5f3722b28/

Incidente sul lavoro a Palermo: due operai cadono da ponteggio, feriti

SICILIA

16 giu 2021 - 08:33

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Entrambi sono stati ricoverati in ospedale ma, nonostante fratture e traumi, non sono in pericolo di vita

Due operai di 40 e 59 anni sono rimasti feriti in un incidente sul lavoro avvenuto ieri a Palermo. I due sono caduti da un ponteggio alto 4 metri mentre stavano ristrutturando una palestra nel quartiere Guadagna. Soccorsi dai sanitari del 118, sono stati trasportati al pronto soccorso degli ospedali Civico e Policlinico dove sono stati ricoverati. Entrambi, nonostante fratture e traumi, non sono in pericolo di vita. Sull'incidente indagano i carabinieri. E' intervenuto anche il personale Asp del Servizio per la prevenzione e la sicurezza negli ambienti di lavoro, per eseguire accertamenti nel cantiere. Ieri un altro operaio edile è morto ad Avola, nel Siracusano, e un suo collega è rimasto ferito.

https://tg24.sky.it/palermo/2021/06/16/incidente-sul-lavoro-palermo#:~:text=Due%20operai%20di%2040%20e,una%20palestra%20nel%20quartiere%20Guadagna.&text=Ieri%20un%20altro%20operaio%20edile,suo%20collega%20%C3%A8%20rimasto%20ferito.


venerdì 11 giugno 2021

Palermo, operaio della Fincantieri cade da un ponteggio, ricoverato d’urgenza

 Sindacati confederali e Fincantieri hanno appena firmato un accordo sulle ditte esterne (vedi: https://proletaricomunisti.blogspot.com/2021/05/31-maggio-fincantieri-e-fiom-fim-uilm.html) … e come si può ben vedere - e questo è solo un episodio che viene alla luce, poi ci sono tutti quelli che non escono dai cancelli del cantiere - non bastano né accordi né protocolli a salvare le vite degli operai, a fermare gli infortuni e le morti sul lavoro prodotti in serie dal sistema capitalista e imperialista…

Palermo, operaio cade da ponteggio, ricoverato a Villa Sofia

giovedì 10 Giugno 2021 - 19:31

Un operaio di 47 anni è caduto da un ponteggio di quasi tre metri ai cantieri navali di Palermo mentre lavorava sul troncone di una nave in fase di realizzazione.

I sanitari del 118 lo hanno soccorso ed è stato portato a Villa Sofia dove i medici gli hanno riscontrato una frattura alla spalla e diverse contusioni alle costole.

Dopo qualche ora è stato dimesso dall’ospedale con una prognosi di circa 20 giorni.

Secondo una prima ricostruzione dei fatti l’operaio, in servizio per una ditta dell’indotto di Fincantieri, stava eseguendo alcuni lavori in quota.

Improvvisamente, per cause ancora da accertare, una pedana dell’impalcatura ha ceduto facendo precipitare al suolo l’operaio.

Sul posto sono intervenute gli agenti di Polizia che hanno avviato le indagini per accertare il rispetto delle norme di sicurezza sul posto di lavoro.

https://qds.it/palermo-operaio-cade-da-ponteggio-ricoverato-a-villa-sofia/

lunedì 26 aprile 2021

Covid19: Sul lavoro si continua a morire. “L’incidenza della “seconda ondata” è più del doppio della prima” - i contagi sul lavoro sono 165mila secondo l’Inail

 Se quotidianamente i dati sui contagiati e morti per covid19 viene riportato, anche in maniera caotica, dai mass media, la stessa cosa non succede per i contagi e i morti sui posti di lavoro!

Già questo non avviene per la strage annuale dei morti sul lavoro (“Dall’inizio dell’anno al 25 aprile 207 morti su luoghi di lavoro (55 a marzo), 410 con i morti sulle strade e in itinere” (http://cadutisullavoro.blogspot.com/)) considerati normali per questo sistema capitalista/imperialista, e ancor di più non avviene per i morti per covid19.

È di fatto dall’inizio della pandemia che le fabbriche in particolare non si sono mai fermate, tenendo operaie e operai ammassati nei luoghi di lavoro, sui mezzi di trasporto, e i dati riportati dall’Inail ne sono un esempio. Tutti i settori sono di fatto coinvolti con la sanità al primo posto, così come al primo posto tra le Regioni c’è sempre la Lombardia con il 31,8%.

La battaglia nei posti di lavoro per continuare a lavorare in sicurezza è d’obbligo per tutte le lavoratrici e i lavoratori se non si vuole continuare ad essere “carne da macello” per il profitto dei padroni, come ha detto un operaio della Dalmine di Bergamo “solo la lotta permette la difesa della salute, solo la lotta ci dà le basi per avanzare e per continuare più forti, estendendo la presenza nei luoghi di lavoro, rafforzando l’organizzazione, facendo avanzare la coscienza della dimensione generale dello scontro. Perché quello dei padroni è un sistema di produzione, difeso dallo Stato, con il ruolo sul campo delle Prefetture, con gli organi di controllo insufficienti, comunque inefficaci se lasciati a se stessi, e con i sindacati confederali che danno una forte mano per garantire la pace sociale nei luoghi di lavoro e i ritmi della produzione ad ogni costo.”

PER LA SICILIA CONTINUANO AD AUMENTARE CONTAGI E MORTI



giovedì 28 gennaio 2021

Sicilia: 3.500 contagiati e 15 morti sul lavoro secondo gli ultimi dati Inail, mentre Musumeci continua a scaricare le colpe e minacciare inutili chiusure

 Mentre i dati dell’ultimo bollettino Inail per l’Italia riportano la cifra di 131.090 contagiati e 423 morti nel mondo del lavoro al 31 dicembre, per quanto riguarda la Sicilia dicono che a dicembre c’è stata la crescita maggiore di positivi e di morti. Soprattutto nel mondo della sanità: medici d’ospedale e medici di famiglia, internisti, cardiologi, rianimatori, fisioterapisti, operatori socio-sanitari, tecnici… in diversi casi gli ospedali sono stati costretti a sospendere le attività (con il grave danno per tutti coloro che hanno bisogno di “altre” cure). E ancora: “… poco meno di quaranta contagi riguardano i corrieri, la categoria che forse più ha accelerato durante la pandemia, ma poi ci sono circa 50 casi fra i commessi, una sessantina nel settore agroalimentare, addirittura un paio di centinaia nel mondo delle pulizie (soprattutto negli alberghi, ma anche nei ristoranti e in altre aziende).” come riporta il quotidiano La Repubblica Palermo del 23 gennaio.

“Il rilevante aumento – osservano dall’Istituto – ha riguardato tutte le province ma più intensamente, in termini relativi, quella di Messina”. L’aumento in riva allo Stretto è del 57,9 per cento in un solo mese: la miglior performance è invece quella della provincia di Enna, che cresce “solo” del 12,8.”, che

sottolinea anche la bassa età di contagiati e morti, contrariamente a quello che si crede: “Quasi un contagiato su due, il 48,6 per cento, ha meno di 50 anni, e nella sola Palermo gli under 50 sono addirittura 504, più della metà: la seconda ondata, del resto, colpisce sempre più i giovani, ma ha anche la caratteristica di essere più intensa in Sicilia che nel resto del Paese.”

“Con l’aumento di dicembre, poi, c’è anche un boom di morti: tre a novembre, altrettanti a dicembre sono i casi che l’Inail collega già direttamente al contagio sul lavoro, ma il calcolo è purtroppo destinato a salire.”

“Palermo, del resto, è naturalmente in cima all’elenco delle province più colpite: se si sommano i suoi 1.004 casi a quelli di Catania si ottiene più della metà dei contagi sul lavoro registrati in tutta l’Isola, con un dato che si riflette anche sui decessi (nelle due province i morti sono 8, in tutte le altre 7).

E tutto questo mentre l’attuale presidente della Regione, Musumeci, e i suoi assessori, continuano a scaricare le colpe su chi non rispetta le regole, minacciando di istituire zone ancora più rosse!

Ma Musumeci, come abbiamo già detto, anche in questo campo si rivela di fatto a dir poco pericolosamente e colpevolmente inconcludente, con un atteggiamento da scaricabarile su chiunque e in qualunque campo, dall’immondizia, ai disastri ambientali alla sanità, appunto, e non si ricorda delle cose importanti, troppo indaffarato a tenere in piedi il suo governo, e quindi non ricorda, per esempio, che si ha diritto di parola se prima si mettono in pratica tutte le iniziative che sono di PROPRIA COMPETENZA!

Sono stati per caso riaperti tutti quegli ospedali grandi, medi e piccoli sparsi sul territorio che in questi anni sono stati chiusi, e attrezzati di tutto quello che serve: terapia intensiva e sub intensiva?

Sono state requisite le aziende sanitarie private che invece stanno facendo affari d'oro sulla pandemia?

Sono state fatte le dovute e necessarie assunzioni di massa di medici infermieri e personale ausiliario per alleggerire i turni e che sono costretti a lavorare in condizioni molto rischiose con dispositivi di sicurezza assolutamente insufficienti?

Sono stati fatti i tamponi a tutti? Si sta procedendo con i vaccini per tutti?

È stato aumentato il numero di ambulanze e attrezzare di tutto punto per il soccorso immediato?...

NO! nessuna di queste cose è stata fatta, per cui tocca a lavoratrici e lavoratori, ai giovani e alle masse popolari organizzarsi e fare i propri passi per non dover continuare a subire queste “politiche”.