Il nodo Palermitano della Rete nazionale per la sicurezza sui posti di lavoro con questo blog intende creare uno spazio libero di informazione di classe aperto a tutti coloro che ((consapevoli della continua strage di lavoratori morti sul e per il lavoro)) vogliano contribuire alla lotta -- BASTA MORTI E INFORTUNI IN NOME DEL PROFITTO T -- PADRONI ASSASSINI PAGHERETE CARO . PADRONI ASSASSINI PAGHERETE TUTTO -- per un contatto diretto 338-3342733 o 338- 7708110 oppure retesicurezzalavorosicilia@gmail.com

venerdì 13 maggio 2022

Isab Lukoil Siracusa: incendio nello stabilimento, due operai feriti

 Siracusa, incendio in Isab Lukoil: la Procura sequestra l’area in cui si è verificato l’incidente

I magistrati intendono ricostruire quanto accaduto durante i lavori di manutenzione di un impianto affidati ad un'azienda metalmeccanica siciliana



La procura di Siracusa ha disposto il sequestro dell’area in cui ieri si è verificato l’incidente sul lavoro nella raffineria Isab Lukoil di Priolo. I magistrati intendono ricostruire quanto accaduto durante i lavori di manutenzione di un impianto affidati ad un’azienda metalmeccanica siciliana.

Sono state sentite alcune persone: si tratta di accertare se vi siano delle responsabilità precise in questo nuovo incidente nel petrolchimico siracusano, il secondo a distanza di poche settimane.

Secondo quanto fatto sapere dalla Lukoil, che ha informato la prefettura e la Protezione civile, si è verificato un “fenomeno di fumosità dall’unità 1600 generato da una pompa di fondo colonna”.

E sono gravi le condizioni di uno dei due operai ustionati, ricoverato nel reparto Grandi ustionati dell’ospedale di Cannizzaro di Catania.

 

martedì 10 maggio 2022

21 0perai morti per Amianto: condannati ex vertici Fincantieri Palermo

 

È una strage infinita e “silenziosa” per la quale i padroni assassini nei tribunali devono essere condannati, e pesantemente, per i crimini che mettono in atto ogni giorno, ma non basta!

Necessario è far pagare il costo politico di questi assassini allo Stato e al governo, costruendo la battaglia generale per mettere fine alla produzione per il profitto del capitale sulla pelle dei lavoratori e delle masse popolari.

***

Amianto: condannati ex vertici Fincantieri Palermo

Accusati di omicidio colposo plurimo per la morte di 21 operai

(ANSA) – PALERMO, 12 APR – Il giudice monocratico di Palermo Nicosia ha condannato gli ex vertici di Fincantieri Palermo Antonino Cipponeri e Giuseppe Cortesi a 2 anni, 8 mesi e 3 anni ciascuno di carcere per omicidio colposo plurimo.

Non avrebbero adottato le cautele previste dalla legge per le lavorazioni dell’amianto, provocando la morte di 21 operai.

Alcuni capi di imputazione sono stati dichiarati prescritti.
Al processo si sono costituiti parte civile i familiari delle vittime, difesi dall’avvocato Fabio Lanfranca, Salvatore Cacioppo e Serena Romano, l’Inail, la Fiom e la Camera del Lavoro. All’Inail sono stati riconosciuti complessivamente 500mila a titolo di provvisionale immediatamente esecutiva, 10 mila euro sono stati riconosciuti a Fiom e Camera del Lavoro. I familiari delle vittime invece dovranno adire il giudice civile per i risarcimenti.


    Quello che si è concluso a Palermo è uno dei tanti processi agli ex vertici di Fincantieri Palermo ritenuti responsabili, del decesso, negli anni, di centinaia di operai ammalatisi di mesotelioma pleurico e asbestosi per il contatto con le fibre di amianto. (ANSA).

Michele Michelino, un eroe operaio

 

23 aprile - Michele Michelino, un eroe operaio

 a cura della Rete Nazionale Salute e Sicurezza sui posti di lavoro e territorio

di Vito Totire


 

La notizia della morte di Michele Michelino mi ha causato un enorme dolore. E’ una perdita grave per tutti e in primo luogo per il movimento operaio delle cui istanze Michele è stato portavoce lucido e integerrimo.

Un «portatore di speranze collettive» per usare una definizione cara ad Alex Langer che sottolinea l’entità della fatica insita in questo ruolo. Se don Lorenzo Milani invitava i suoi interlocutori a “misurare” il limite delle persone che un singolo può aiutare nella propria vita, Michele non ha rispettato questo limite. La sua empatia nei confronti dei lavoratori ma anche verso tutte le vittime di ingiustizie e discriminazioni (indimenticabile l’impegno per le vittime dal Vajont a Viareggio) era una empatia straripante, incontenibile di questi tempi “patologica” che gli sfuggiva di mano quasi a soverchiare le sue forze. Ho frequentato molto Michele in questi decenni: mai ho visto che una preoccupazione per sé abbia sottratto energie al suo impegno per il benessere del “prossimo” a partire, ma non solo, dai suoi compagni operai.

Michele ha lavorato, agito e costruito in molti campi. Dovremmo raccogliere i suoi contributi e le sue analisi: da quello dei diritti delle persone (uno degli ultimi incontri a Sesto san Giovanni sulla sicurezza del lavoro grazie alle compagne intervenute ha visto – per naturale e benefico “contagio” – l’allargamento spontaneo anche ai temi della “medicina di genere” e dei diritti della donne), alla politica (nel senso nobile del termine) e alla scienza, in particolare la scienza medica. In questo ultimo campo Michele ha incarnato la migliore prassi umanamente possibile della non delega ai tecnici, della validazione consensuale, della costruzione del sapere scientifico: memorabile la sua capacità di critica nei confronti della “scienza dei padroni” e non solo sulla più nota delle sue battaglie, quella (tutt’altro che conclusa) sull’amianto. Una capacità critica – la sua – né a priori né astrattamente ideologica ma fondata sulla valorizzazione della soggettività e sulle vere evidenze.

Michele è un eroe operaio che impegnandosi ostinatamente per liberare la sua classe ha lavorato per liberare tutta la umanità e per salvare il pianeta che è destinato, se non riusciamo a invertire la rotta, alla distruzione per inquinamento e guerre, a causa della ricerca del profitto a tutti i costi.

A Daniela, ai familiari, ai compagni un abbraccio fraterno.

Michele è un eroe operaio, ci mancherà come si fosse aperta una voragine ma non lo dimenticheremo mai.