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martedì 13 novembre 2012

La battaglia per la salute al Policlinico di Palermo continua e ha i primi effetti




Policlinico di Palermo
Salute e Sicurezza nei luoghi di lavoro”

Importante esito
della denuncia dello SLAI Cobas per il sindacato di classe effettuata in ottobre, contro le condizioni da quarto mondo in cui sono costretti a lavorare
parecchi dipendenti del Policlinico

Trasferiti i primi 4 lavoratori dalla “baraccopoli”

Dopo i celeri controlli effettuati dal Servizio Interno di Prevenzione e Protezione del Policlinico, la scorsa settimana, i primi quattro lavoratori che per ben 5 anni hanno vissuto da terremotati, stipati, tra l’altro, come cani all’interno di minuscoli container, di loculi adibiti ad uffici, magazzini, spogliatoi, bagni, il tutto condito da una bella grande fogna posizionata proprio davanti alle porte, sono stati trasferiti presso gli uffici dell’Area Facility Management.
Grazie alla mancata applicazione delle leggi in materia di salute e sicurezza, per lungo tempo questi dipendenti sono stati esposti a seri rischi per la salute, tanto da avere contratto diverse patologie, ma amministrazione, sindacati collaborazionisti, Medico Competente, tutti erano “ciechi”.
Adesso le cose cominciano a cambiare, anche perché abbiamo saputo che è intervenuta anche la S.PRE.S.A.L. , a cui lo Slai Cobas aveva fatto appello. Ora tocca al resto dei lavoratori delle “baracche” poter avere, finalmente, una sistemazione dignitosa. Intanto si aspetta l’esito dei controlli sugli altri luoghi di lavoro segnalati.
Si tratta sicuramente di una vittoria, che nessuno si aspettava, men che meno i lavoratori interessati, dopo che per anni avevano chiesto, invano, aiuto alle organizzazioni sindacali a cui aderiscono o aderivano, e al medico competente, che puntualmente allargava loro le mani, come per dire, di averle legate.
Vittoria che ha incoraggiato altre lavoratrici e lavoratori, che hanno cominciato a rompere il silenzio sulle proprie precarie e rischiose condizioni di lavoro, ma anche sulle mansioni pesanti e faticose a cui sono adibiti, malgrado affetti da patologie fortemente incompatibili, che ne peggiorano lo stato di salute.
A proposito di quanto sopra, da una recente inchiesta dell’Inail emerge che la mancata sicurezza sul lavoro costa 50 miliardi di euro all’anno, per infortuni e malattie professionali delle quali vi è una generale sottovalutazione, così come del “rischio stress lavoro-correlato”.
La cosa altrettanto grave è che il governo moderno fascista di Monti, malgrado ciò, in nome dei profitti dei padroni e delle aziende, di recente ha modificato in peggio le norme di tutela sul lavoro (Dlgs. N. 5/2012 sulla Semplificazione), a partire dalle fabbriche e dai cantieri. Peggioramento normativo che sicuramente ben presto toccherà tutti gli altri luoghi di lavoro, così come è accaduto con la legge sulle pensioni, con la legge Brunetta sul pubblico impiego ecc..
In tal senso, il Policlinico di Palermo ha già precorso i tempi, essendo uno dei più vergognosi esempi nell’ambito della sanità, in cui salute e sicurezza sono considerati essenzialmente un optional, grazie anche alla complicità dei “sindacati amici” dell’azienda nonché del medico competente, che finge di non vedere.


Contro la politica del risparmio di governi, padroni, amministrazioni
sulla salute e sulla pelle dei lavoratori,
è necessaria una forte denuncia, opposizione e mobilitazione
di tutti gli operai e i lavoratori, in ogni luogo di lavoro e in ogni città!


SLAI Cobas per il sindacato di classe –Policlinico Pa, 10.11.2012

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