Policlinico
di Palermo
“Salute
e Sicurezza nei luoghi di lavoro”
Importante esito
della
denuncia dello SLAI Cobas per il sindacato di classe effettuata in
ottobre, contro le condizioni da quarto mondo in cui sono costretti
a lavorare
parecchi
dipendenti del Policlinico
Trasferiti
i primi 4 lavoratori dalla “baraccopoli”
Dopo i celeri controlli effettuati
dal Servizio Interno di Prevenzione e Protezione del Policlinico, la
scorsa settimana, i primi quattro lavoratori che per ben 5 anni hanno
vissuto da terremotati, stipati, tra l’altro, come cani all’interno
di minuscoli container, di loculi adibiti ad uffici, magazzini,
spogliatoi, bagni, il tutto condito da una bella grande fogna
posizionata proprio davanti alle porte, sono stati trasferiti presso
gli uffici dell’Area Facility Management.
Grazie alla mancata applicazione
delle leggi in materia di salute e sicurezza, per lungo tempo questi
dipendenti sono stati esposti a seri rischi per la salute, tanto da
avere contratto diverse patologie, ma amministrazione, sindacati
collaborazionisti, Medico Competente, tutti erano “ciechi”.
Adesso le cose cominciano a
cambiare, anche perché abbiamo saputo che è intervenuta anche la
S.PRE.S.A.L. , a cui lo Slai Cobas aveva fatto appello. Ora tocca
al resto dei lavoratori delle “baracche” poter avere,
finalmente, una sistemazione dignitosa. Intanto si aspetta l’esito
dei controlli sugli altri luoghi di lavoro segnalati.
Si tratta sicuramente di una
vittoria, che nessuno si aspettava, men che meno i lavoratori
interessati, dopo che per anni avevano chiesto, invano, aiuto alle
organizzazioni sindacali a cui aderiscono o aderivano, e al medico
competente, che puntualmente allargava loro le mani, come per dire,
di averle legate.
Vittoria che ha incoraggiato
altre lavoratrici e lavoratori, che hanno cominciato a rompere il
silenzio sulle proprie precarie e rischiose condizioni di lavoro, ma
anche sulle mansioni pesanti e faticose a cui sono adibiti, malgrado
affetti da patologie fortemente incompatibili, che ne peggiorano lo
stato di salute.
A proposito di quanto sopra, da
una recente inchiesta dell’Inail emerge che la mancata sicurezza
sul lavoro costa 50 miliardi di euro all’anno, per infortuni e
malattie professionali delle quali vi è una generale
sottovalutazione, così come del “rischio stress lavoro-correlato”.
La cosa altrettanto grave è che
il governo moderno fascista di Monti, malgrado ciò, in nome dei
profitti dei padroni e delle aziende, di recente ha modificato in
peggio le norme di tutela sul lavoro (Dlgs. N. 5/2012 sulla
Semplificazione), a partire dalle fabbriche e dai cantieri.
Peggioramento normativo che sicuramente ben presto toccherà tutti
gli altri luoghi di lavoro, così come è accaduto con la legge sulle
pensioni, con la legge Brunetta sul pubblico impiego ecc..
In tal senso, il Policlinico di
Palermo ha già precorso i tempi, essendo uno dei più vergognosi
esempi nell’ambito della sanità, in cui salute e sicurezza sono
considerati essenzialmente un optional, grazie anche alla complicità
dei “sindacati amici” dell’azienda nonché del medico
competente, che finge di non vedere.
Contro la politica del
risparmio di governi, padroni, amministrazioni
sulla salute e sulla pelle dei
lavoratori,
è necessaria una forte
denuncia, opposizione e mobilitazione
di tutti gli operai e i
lavoratori, in ogni luogo di lavoro e in ogni città!
SLAI Cobas per il sindacato di
classe –Policlinico Pa,
10.11.2012
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