Il nodo Palermitano della Rete nazionale per la sicurezza sui posti di lavoro con questo blog intende creare uno spazio libero di informazione di classe aperto a tutti coloro che ((consapevoli della continua strage di lavoratori morti sul e per il lavoro)) vogliano contribuire alla lotta -- BASTA MORTI E INFORTUNI IN NOME DEL PROFITTO T -- PADRONI ASSASSINI PAGHERETE CARO . PADRONI ASSASSINI PAGHERETE TUTTO -- per un contatto diretto 338-3342733 o 338- 7708110 oppure retesicurezzalavorosicilia@gmail.com

giovedì 2 gennaio 2014

SICUREZZA SUL LAVORO: KNOW YOUR RIGHTS! "LETTERE DAL FRONTE" DEL 02/01/14

SICUREZZA SUL LAVORO: KNOW YOUR RIGHTS! “LETTERE DAL FRONTE” DEL 02/01/14

INDICE

Bastamortesullavoro bastamortesullavoro@gmail.com
CONVEGNO A TARANTO: CONTRO PADRON RIVA E LO STATO DEI PADRONI

COMUNICATO: AI VIGILI URBANI MANCANO LE MASCHERINE ANTISMOG

Cobas AMA Roma cobas.ama@libero.it
MESSAGGIO DI CORDOGLIO PER LA MORTE SUL LAVORO DI RAFFAELE BERNABEI

Clash City Workers cityworkers@gmail.com
VIAGGIO NELLA GRANDE DISTRIBUZIONE: INTERVISTA A UN LAVORATORE DE “I GIGLI” DI FIRENZE

ASSEMBLEA ALLA ERSU DOPO LE ELEZIONI RSU

Annibale Biggeri abiggeri@disia.unifi.it
INCONTRO PUBBLICO “PM 2.5 FIRENZE”: INVITO PER IL 9 GENNAIO

Assemblea 29 Giugno assemblea29giugno@gmail.com
L’8 GENNAIO 2014 RIPRENDE IL PROCESSO PER LA STRAGE FERROVIARIA DI VIAREGGIO

Grillo Giuseppe grillo@macchinistiuniti.it
FESTA?

PROROGHE ALLA SICUREZZA NEL MILLE PROPROGHE

Associazione Italiana Esposti Amianto aiea.mi@tiscali.it
COMUNICATO STAMPA: ANCHE IN SVIZZERA SI CONDANNA PER AMIANTO

Carlo Soricelli carlo.soricelli@gmail.com
APPELLO A PAPA FRANCESCO

Carlo Soricelli carlo.soricelli@gmail.com
REPORT MORTI SUL LAVORO 2013

Ambiente Valsusa ambientevalsusa@gmail.com
ORACOLI O MENTITORI? DECIDETE VOI!

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From: Bastamortesullavoro bastamortesullavoro@gmail.com
To:
Sent: Saturday, December 21, 2013 6:49 AM
Subject: CONVEGNO A TARANTO: CONTRO PADRON RIVA E LO STATO DEI PADRONI

FATE CIRCOLARE, PARTECIPATE!
A fronte della indecente sentenza della Cassazione che annulla il sequestro di 8,1 miliardi di euro (cifra stimata) equivalente alle somme che nel corso degli anni la società Ilva avrebbe risparmiato non adeguando gli impianti, la Rete nazionale per sicurezza e salute sui posti di lavoro e territorio organizza l’11 gennaio un convegno di protesta a Taranto.

COMUNICATO - INVITO
La Corte di Cassazione ha stabilito che i beni della holding Riva Fire, società proprietaria di Ilva SpA, non andavano sequestrati e ha annullato senza rinvio il decreto di sequestro confermato nel giugno scorso dal Tribunale del riesame di Taranto.
La stima di oltre 8 miliardi era stata formulata dai custodi giudiziari Barbara Valenzano, Emanuela Laterza, Claudio Lofrumento e Mario Tagarelli come il costo totale degli interventi necessari al ripristino funzionale degli impianti dell’area a caldo per un possibile risanamento ambientale.
La società Riva Fire, secondo quanto ricostruito dagli inquirenti, avrebbe ottenuto negli anni un notevole vantaggio economico attraverso quella che i magistrati definiscono una “consapevole omissione” degli interventi nell’Ilva per la protezione e salvaguardia dell’incolumità dell’ambiente, degli operai e dei cittadini di Taranto.
In sostanza 8,1 miliardi erano i soldi che secondo l’accusa i Riva avrebbero risparmiato evitando di ammodernare gli impianti della fabbrica che secondo i periti del Tribunale, oggi “genera malattia e morte”. Il GIP Todisco aveva autorizzato il sequestro di denaro, conti correnti, quote societarie nella disponibilità della società Riva Fire, per le violazioni ambientali alla Legge 231/01 che sancisce la responsabilità giuridica delle imprese per i reati commessi dai propri dirigenti. In realtà finora, gli uomini della Guardia di finanza erano riusciti a individuare solo due miliardi rispetto agli otto richiesti.
Dal sequestro sarebbero dovuti rimanere fuori i beni e le finanze riconducibili alla società di Ilva SpA poiché il GIP Todisco aveva infatti chiarito che i beni della società potevano essere aggrediti solo nel caso in cui non fossero strettamente indispensabili all’esercizio dell’attività produttiva nello stabilimento di Taranto.
L’accusa nei confronti di Emilio, Nicola e Fabio Riva è di associazione a delinquere finalizzata al disastro ambientale, avvelenamento di sostanze alimentari, omissione dolosa di cautele sui luoghi di lavoro.
A seguito di quanto sopra, è convocato un Convegno sul processo a Riva e soci, con l’avvocato Sergio Bonetto che ha partecipato ai processi Thyssen ed Eternit a Torino e che è sostenitore della Rete nazionale sicurezza e salute sui posti di lavoro e sul territorio.
Per protestare con dati di fatto contro la sentenza della Cassazione, per riportare un bilancio dell’esperienza vincente dei processi Thyssen ed Eternit, per una piattaforma e un metodo della costituzione associata come parte civile, gratuita e di massa, degli operai, lavoratori e cittadini.
Il convegno, aperto a tutti, si terrà sabato 11 gennaio 2014 dalle ore 9.30 alle 13 presso la Sala Palazzo di Città o Biblioteca comunale (da confermare).

20 dicembre 2013
Rete nazionale salute e sicurezza sui posti di lavoro e territorio
Sede Taranto
Per informazioni:
telefono 347 11 02 638

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Da: Cobas Pisa confcobaspisa@alice.it
A:
Data: 22-dic-2013 22.48
Ogg: COMUNICATO: AI VIGILI URBANI MANCANO LE MASCHERINE ANTISMOG

Secondo una presentazione di un corso di formazione sulla sicurezza risalente ad alcuni anni fa, ma ancora presente sul sito del Comune di Pisa (vedi prospetto), per gli addetti della Polizia Municipale dovrebbero essere adottate come DPI le mascherine antismog (con grado di protezione FFP2 oppure FFP3).
Risulta invece agli RLS che queste mascherine non siano mai state distribuite, nonostante che gli RLS ne avessero sollecitato l’acquisto e la fornitura.
Cosa hanno da dire a tal proposito l’assessore Gay e Sindaco?
Se l’Amministrazione comunale costruisce una cultura della prevenzione anche attraverso percorsi formativi, il passaggio immediatamente successivo deve essere quello di dotare il personale dei DPI e degli strumenti necessari.
Quando vediamo sulle pagine della stampa locale un agente della PM con la mascherina antismog ci viene il dubbio che i media non sappiano che il Comune queste mascherine non le compra da anni, nonostante siano necessarie al personale impiegato nella circolazione, soprattutto per chi viene comandato a dirigere il traffico in alcune aree critiche

Cobas Comune di Pisa

ESTRATTO DELL’INCONTRO INFORMATIVO CON DIRIGENTI E PREPOSTI
Pisa 20 maggio 2011
DISPOSITIVI DI PROTEZIONE INDIVIDUALE
SETTORE POLIZIA MUNICIPALE
Scarpa/stivali antischiacciamento e antiperforazione
Stivali con protezione (personale moto)
Guanti antitaglio e antiperforazione
Guanti in lattice monouso
Guanti con protezioni (personale in moto)
Gilet e giacconi ad alta visibilità
Pantaloni con protezioni (personale in moto)
Mascherine FFP2/FFP3

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From: Cobas AMA Roma cobas.ama@libero.it
To:
Sent: Monday, December 23, 2013 10:06 AM
Subject: MESSAGGIO DI CORDOGLIO PER LA MORTE SUL LAVORO DI RAFFAELE BERNABEI

A seguire il messaggio di cordoglio scritto dagli operai di AMA Roma per quanto è successo martedì 17 dicembre nell’impianto AMA di via Salaria Roma, dove Raffaele Bernabei, operaio di una ditta esterna che stava rifacendo la segnaletica stradale all’interno dello stabilimento AMA, è stato travolto dalla pala di una ruspa ed è purtroppo deceduto.
Non avendo alcun referente nello stabilimento, abbiamo appreso la notizia tramite i media, che però non hanno fornito ulteriori indicazioni sulla dinamica dell’incidente.
Come Cobas aziendale abbiamo sentito il bisogno di esprimerci in merito all’evento, perché da sempre le nostre vertenze sono basate sulla sicurezza nei luoghi di lavoro e a maggior ragione negli impianti industriali della nostra azienda che oramai sono luoghi di pericolo costante.
Per delicatezza e rispetto del lutto della famiglia di Raffaele abbiamo evitato di fare polemica con l’azienda per non essere fraintesi.
Raffaele Bernabei, 47 anni, abitava a Carpineto Romano (RM). Lascia moglie e due figli.

Roma, 21 Dicembre 2013.
Cobas del Lavoro Privato
viale Manzoni, 55 Roma
telefono 06 70 45 24 52
fax 06 77 20 60 60

AMA ROMA: INCIDENTE SUL LAVORO
Il Cobas AMA esprime profondo cordoglio nei confronti dei famigliari di Raffaele Bernabei, operaio tragicamente morto martedì 17 nell’impianto di AMA via Salaria.
E’ sempre difficile esprimersi di fronte a simili eventi, che oltre a spezzare la vita di un giovane uomo, gettano nello sconforto famiglie intere.
Quanto accaduto martedì, rende doverosa una riflessione seria e approfondita sulla tematica della sicurezza nei luoghi di lavoro. E’ necessario che tutti i soggetti deputati a sorvegliare l’applicazione delle norme che tutelano le attività lavorative, lo facciano in maniera più incisiva.
Serve una presa di coscienza da parte di tutti; serve essere costantemente critici e ostili contro questo sistema padronale che ci vuole sempre più produttivi, giorno e notte, a discapito della salute e della incolumità di noi lavoratori.
Non conoscevamo Raffaele, ma lo immaginiamo un bravo padre di famiglia e un onesto lavoratore, che comunque affrontava con entusiasmo le difficoltà di tutti i giorni come tanti di noi.
Alla sua famiglia va tutto il nostro affetto e vicinanza.
Cobas AMA.

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From: Clash City Workers cityworkers@gmail.com
To:
Sent: Monday, December 23, 2013 2:02 PM
Subject: VIAGGIO NELLA GRANDE DISTRIBUZIONE: INTERVISTA A UN LAVORATORE DE “I GIGLI” DI FIRENZE

Martedì 17 Dicembre 2013
In occasione della giornata di mobilitazione dell’8 dicembre contro le domeniche e i festivi lavorativi nella grande distribuzione, inauguriamo questa piccola rubrica “Viaggio nella Grande Distribuzione”.
Abbiamo pensato alcune domande per addentrarci nel mondo della Grande Distribuzione Organizzata (GDO), in particolare per quanto concerne il reparto commercio, assieme ai lavoratori e le lavoratrici che hanno risposto e che decideranno di rispondere in seguito. Per cercare di capire meglio come la sfera lavorativa, le modifiche e peggioramenti a cui è sottoposta, vadano non solo a influire sulla nostra condizione lavorativa materiale, ma come modifichino la nostra stessa percezione e posizione sul luogo di lavoro. Non solo: ad essere modificata di riflesso è anche quella parte della nostra vita all’esterno del lavoro, quel “tempo libero” che ci viene sempre più derubato in “nome del profitto”.
E’ un tempo che ci viene estorto con il lavoro festivo e domenicale, ma anche con il ricatto di contratti precari che ci impongono di lavorare oltre l’orario ordinario e previsto, con dei contratti che prevedono turni che non lasciano spazio a tutto ciò che esiste fuori dal lavoro (hobby, passioni, talenti, famiglia).
Le interviste che abbiamo raccolto hanno tante differenze (azienda per cui si lavora, ruolo che si ha in azienda, tipo di contratto), ma sicuramente c’è un aspetto che le accomuna: la percezione che il tempo del lavoro inondi sempre più completamente ogni parte della nostra quotidianità, senza per questo darci ciò di cui abbiamo bisogno per condurre una vita almeno dignitosa. Così come le accomuna la viva consapevolezza che lottando e connettendo la propria esperienza con le altre orizzontalmente, si possa provare a migliorare la propria condizione lavorativa; che poi “propria” lo è meno di quanto si immagini.
Invitiamo quindi tutti i lavoratori e le lavoratrici della GDO a prendere parte a questa rubrica, scrivendoci per e-mail (cityworkers@gmail.com), contattandoci su Facebook, chiamandoci quando siamo in contatto.

PER CHI LAVORI E DOVE?
In un ristorante presso il Centro Commerciale “I Gigli” a Firenze.
QUANTI DIPENDENTI SIETE? IN CHE PROPORZIONE SONO IMPIEGATI UOMINI E DONNE SUL TUO POSTO DI LAVORO?
Attualmente siamo 18 dipendenti, fra part-time e full-time, circa l’80% sono donne.
CHE COSA CONOSCI DELL’ASSETTO SOCIETARIO DELLA TUA AZIENDA DI LAVORO?
Esistono più ristoranti in Italia, situati in regioni differenti, facenti capo ad un’unica società.
CHE LAVORO SVOLGI?
Pizzaiolo.
CHE TIPO DI CONTRATTO HAI?
Fulltime a tempo indeterminato.
LE MANSIONI CHE SVOLGI SONO PREVISTE DAL CONTRATTO?
Questo è un argomento molto delicato: non sempre è decifrabile quello che puoi fare e quello che non puoi fare, il contratto non è ben chiaro a questo riguardo. Dipende molto in che proporzione svolgi altre mansioni, se la percentuale è minima praticamente possono chiederti di fare qualsiasi cosa.
COM’E’ IL TUO CONTRATTO DAL PUNTO DI VISTA DELLE FERIE, DELLA MALATTIA, DEI PERMESSI?
Abbiamo diritto a 30 giorni di ferie annue e 30 ore di permesso, il problema è riuscire ad usufruirne come e quando vogliamo. Spesso sono dettate dalle esigenze dell’azienda e non del lavoratore.
PUOI INDICARMI CHE TIPO DI PERSONE E’ PIU’ FACILE INCONTRARE COME COLLEGHI LAVORANDO PRESSO LA GDO (ETA’ STATO CIVILE, TITOLO DI STUDIO, ECC.)? E’ POSSIBILE DELINEARE UN PROFILO PIU’ FREQUENTE DI ALTRI?
Negli ultimi anni non ci sono state molte nuove assunzioni (per non dire nessuna) quindi i giovani difficilmente riescono ad entrate nel mondo del lavoro e della GDO. Sicuramente la forza prevalente sono persone di media età, assunte all’apertura dei punti vendita o comunque anni fa, molte delle quali sposate e con figli.
QUALI SONO GLI ASPETTI PEGGIORI DI QUESTO LAVORO, SECONDO TE?
I ritmi e i carichi di lavoro sono molti alti, il riposo infrasettimanale non ti permette un adeguato recupero. Riuscire a integrare il lavoro con la vita privata e i propri interessi è praticamente impossibile.
COME SAI IL DECRETO “SALVA ITALIA” VARATO DAL GOVERNO MONTI HA DI FATTO SOSTANZIATO QUELLO CHE I PRECEDENTI DECRETI AVEVANO MESSO IN CANTIERE: LA LIBERALIZZAZIONE DELLE APERTURE PER GLI ESERCIZI COMMERCIALI. COME E’ CAMBIATO IL VOSTRO MESE LAVORATIVO DOPO L’ENTRATA IN VIGORE DI QUESTO DECRETO?
E’ di gran lunga peggiorato: la mancanza di nuove assunzioni ha fatto sì che il carico di lavoro supplementare sia ricaduto sulle stesse forze in essere. Il riposo settimanale non è più garantito, non essendoci più un giorno di chiusura, e basta la malattia di un collega per far saltare tutto, rendendo così impossibile anche la programmazione della propria vita. Passare un’intera giornata con i propri cari, figli, amici o parenti è oramai cosa irrealizzabile.
IL VOSTRO CONTRATTO E’ STATO MODIFICATO DOPO IL DECRETO?
No, nessuna revisione del contratto, nessun aumento salariale o incentivo. Domenica e festivi ci vengono sempre pagati con una maggiorazione del 10%, nonostante siamo costretti a lavorarli tutti.
COME INFLUISCE SULLA VOSTRA VITA QUOTIDIANA IL POTERE CHE LE AZIENDE HANNO NEL DETERMINARE ORARI DI APERTURA E CHIUSURA DEGLI ESERCIZI COMMERCIALI?
La nostra vita è totalmente condizionata da questo. Noi siamo solo pedine da spostare a loro piacimento: quando l’azienda ha bisogno te, ci devi essere, non importa se comporta gravi disagi o meno, non importa se, per esempio, la Domenica non essendoci mezzi pubblici non sai come andare a lavoro; ci devi andare punto e basta. Nella maggior parte dei casi, non considerano nemmeno la distanza che un dipendente percorre per andare sul proprio posto di lavoro, fanno fare turni spezzati con magari 3/4 ore di “buco” a persone che abitano distanti, impedendo così loro di poter tornare a casa, sia per un fattore economico che di tempo.
PENSI CHE LE DONNE NE RISENTANO IN MISURA MAGGIORE IN RELAZIONE A EVENTUALI RIPERCUSSIONI SULLE RELAZIONI FAMILIARI E SOCIALI?
Beh, questo è ovvio, è la categoria più soggetta al disagio e, considerando che dovrebbero pensare anche ai figli ed alla famiglia, come fanno se tutte le sante Domeniche e festivi sono a lavorare? Loro sicuramente soffrono maggiormente questa liberalizzazione, si sentono vittime di un sistema sbagliato e a pagarne le conseguenze sono in molti casi proprio i figli, spesso abbandonati a nonni, nelle migliori delle ipotesi o a babysitter e quindi a perfetti sconosciuti. Oramai la famiglia non ha più valore.
ESISTONO I SINDACATI NELLA TUA AGENZIA? SE SI’, QUALI? CHE RAPPORTO HANNO CON VOI, CHE FUNZIONE SVOLGONO? CHE POSIZIONE HANNO ASSUNTO RIGUARDO ALLA QUESTIONE DELLE APERTURE DOMENICALI?
Questo è uno dei tasti più dolenti, la tutela dei lavoratori oramai è diventata un eufemismo. Noi ci siamo iscritti alla Cgil alcuni anni fa, costretti da alcune regole interne inaccettabili, tutt’oggi risolte solo in parte; a parte questo niente più. Per quanto riguarda le aperture domenicali, non ci sono state azioni concrete del sindacato, né locali, né tantomeno nazionali: la loro lotta si è fermata in alcune iniziative di sensibilizzazione tipo “la festa non si vende” o cose simili. Niente scioperi, niente manifestazioni, nessuna presa di posizione concreta. Siamo stati abbandonati a noi stessi.
LA SITUAZIONE DELLA GDO, SEPPUR PECULIARE, E’ ESTREMAMENTE GENERALIZZATA: L’ALLUNGAMENTO DELL’ORARIO DI LAVORO SENZA ADEGUAMENTI SALARIALI O CAMBIAMENTI CONTRATTUALI E’ UNA COSTANTE A PARTIRE DA QUELLO CHE POSSIAMO DEFINIRE “L’APRIPISTA” MARCHIONNE CON LA FIAT. CHE RISPOSTA GENERALE SU QUESTO PIANO I LAVORATORI E LE LAVORATRICI POSSONO DARE?
Marchionne ha creato un precedente storico: adesso tutti tentano di seguire quella linea. Il prossimo anno Ferderdistribuzione disdirà il Contratto Nazionale, quindi non si sa cosa potrà accadere, di sicuro non porterà niente di positivo per i lavoratori.
SE TI DICESSIMO “LAVORARE TUTTI, LAVORARE MENO E A PARITA’ DI SALARIO E DIRITTI”, COSA PENSERESTI? RITIENI POSSANO ESSERE TRA LE PAROLE D’ORDINE UNIFICANTI PER TUTTE LE LOTTE PRESENTI SUL TERRITORIO NAZIONALE?
Sarebbe un punto di svolta, offrirebbe un’opportunità di lavoro a molti di quei disoccupati che tutt’oggi sono in cerca di un’occupazione e allo stesso tempo garantirebbe la dignità dei lavoratori mantenendo uno stipendio adeguato.
SPERI DI LIBERARTI DA QUESTO LAVORO? SE SI’, QUANDO PENSI CHE POSSA REALISTICAMENTE ACCADERTI DI TROVARE UN LAVORO MIGLIORE?
La speranza è l’ultima a morire. Da tempo sto cercando di migliorare la mia condizione lavorativa, da ancor prima della liberalizzazione, ma con quest’ultima ho ancor più motivazioni nel farlo. Ho dei progetti in corso d’opera, spero il prossimo anno di poterli portare a termine.
SE CI FOSSE UN SUPPORTO DALL’ESTERNO, CHE DIMOSTRASSE DI ESSERE DETERMINATO A SOSTENERVI DURANTE UNA VERTENZA, CREDI CHE LA SITUAZIONE CAMBIEREBBE IN MEGLIO? IN QUALI CONDIZIONI, INVECE, TI SENTIRESTI STRUMENTALIZZATO?
Sicuramente saper di essere tutelato e avere un appoggio concreto aiuterebbe i lavoratori anche nel mobilitarsi per far rispettare i propri diritti.

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From: Cobas Pisa confcobaspisa@alice.it
To:
Sent: Monday, December 23, 2013 10:16 PM
Subject: ASSEMBLEA ALLA ERSU DOPO LE ELEZIONI RSU

Si è tenuta lunedì 23 Dicembre la prima assemblea alla ERSU (Consorzio per l’Eliminazione dei Rifiuti Solidi Urbani) di Pietrasanta (LU) dopo le elezioni dei RSU.
I lavoratori intervenuti hanno posto all’attenzione dei delegati aziendali e dei rappresentanti Cobas e Usb i principali problemi per la soluzione dei quali urge un sindacato di lotta e non di compromesso con l’azienda
Abbiamo chiesto tutti gli accordi aziendali degli ultimi anni, i vecchi rappresentanti sindacali aziendali avrebbero dovuto già fornirne copia alla RSU per acquistare tempo, cosa che si sono ben guardati dal fare (ma non dovrebbero avere a cuore l’interesse dei lavoratori?).
La RSU chiede che sia affrontata celermente la questione dei contratti a tempo determinato. I contratti in essere vanno confermati senza riduzione di ore e senza demansionamento come avvenuto nel passato.
Cobas e Usb invieranno una lettera aperta ai sindaci per chiedere impegni concreti a salvaguardia dei posti di lavoro e dei servizi.
Le turnazioni dovranno seguire criteri oggettivi e uguali per tutti.
Il consulente in materia di salute e sicurezza, ing Marco Spezia, presenterà ad anno nuovo una serie di considerazioni e richieste perché l’azienda instauri da subito un confronto con la RSU a tutela dei lavoratori per farli lavorare in sicurezza.
A partire da questi punti chiediamo alla direzione ERSU:
-         di convocare un tavolo sulle tematiche inerenti salute e sicurezza;
-         un tavolo sulle turnazioni;
-         di fornire celeri risposte a tutela dei lavoratori a tempo determinato.
Da parte nostra la volontà di affrontare e risolvere tutti i problemi, quindi la parola passa all’azienda...e attendiamo risposte celeri.

23 dicembre 2013
Cobas e Usb ERSU

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From: Annibale Biggeri abiggeri@disia.unifi.it
To:
Sent: Saturday, December 28, 2013 12:14 PM
Subject: INCONTRO PUBBLICO “PM 2.5 FIRENZE”: INVITO PER IL 9 GENNAIO

Cari tutti,
con la presente vi invitiamo all’incontro pubblico “PM 2.5 Firenze”: la sorveglianza della qualità dell’aria condotta dai cittadini.
Si tratta di un’esperienza molto importante di sorveglianza epidemiologica-ambientale condotta direttamente dai cittadini con l’aiuto tecnico della Cooperativa Epidemiologia e Prevenzione “Giulio Alfredo Maccacaro”.
E’ un esempio di ricerca partecipativa, dove tutti coloro che, a vario titolo, sono coinvolti in una ricerca epidemiologica (cittadini, ricercatori e istituzioni) sperimentano un modo nuovo di mettersi in relazione l’uno con l’altro.
Perciò l’incontro del 9 gennaio, oltre a illustrare i dati sulle concentrazioni di polveri fini nell’area fiorentina raccolti in un anno di misure, si propone di avviare un modo nuovo e moderno di rapporto tra le istituzioni e i cittadini, in cui la disponibilità di informazioni e la produzione stessa del sapere scientifico siano patrimonio di più soggetti e non ristretti al solo ambito specialistico.
Le possibilità aperte da questo nuovo approccio sono enormi e permettono una discussione non sterile sul significato e sull’idea di città in generale, di Firenze in particolare. L’importanza della conoscenza scientifica prodotta attraverso queste iniziative rappresenta un valore che le amministrazioni locali possono acquisire e potenziare.
L’appuntamento è per giovedì 9 gennaio alle ore 15 nell’Aula Magna del Plesso didattico dell’Università di Firenze in viale Morgagni.
Il programma prevede una serie di interventi e uno spazio di discussione e approfondimento.
PROGRAMMA
15.00 “Che aria tira. Presentazione del sito www.pm2.5.firenze.it” - Giancarlo Fabbro (PhD Ingegneria informatica, Cooperativa E&P)
15.30 “Città, inquinamento e salute” - Joel Schwartz (Professore di Epidemiologia Ambientale, Università di Harvard, Boston US)
16.00 “Scienza e partecipazione civica nella ricerca epidemiologico-ambientale” - Mariachiara Tallacchini (Professore di Filosofia del Diritto, Università Cattolica di Milano e Istituto per la protezione del cittadino, Unione Europea)
16.30 “Il monitoraggio del PM2.5: un anno di rilevazioni” - Daniele Grechi (Chimico ambientale, ex direttore della rete di monitoraggio della qualità dell’aria dell’ARPA Toscana)
17.00 “La mobilità sostenibile nel Comune di Firenze” - Filippo Bonaccorsi (Assessore alla mobilità del Comune di Firenze)
17.30 “Percorsi urbani” - Epifania di Cara (Architetto ed esperto di spazi e tempi urbani)
Moderano Niccolò Cangioli (promotore e sponsor dell’iniziativa) e Annibale Biggeri (professore di Statistica medica presso l’Universita’ di Firenze e presidente della Cooperativa Epidemiologia e Prevenzione “Giulio Alfredo Maccacaro”).

Augurandomi di vedervi in questa occasione, un carissimo saluto
Niccolò Cangioli ed Annibale Biggeri
Maggiori informazioni sul sito www.pm2.5firenze.it

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From: Assemblea 29 Giugno assemblea29giugno@gmail.com
To:
Sent: Saturday, December 28, 2013 1:48 PM
Subject: L’8 GENNAIO 2014 RIPRENDE IL PROCESSO PER LA STRAGE FERROVIARIA DI VIAREGGIO

Mercoledì 8 gennaio 2014 alle ore 9.30 riprende il processo per la strage ferroviaria del 29 giugno 2009 al Tribunale presso il Polo fieristico a Lucca.
Sarà un’udienza molto importante per la decisione sul Collegio giudicante: se è giuridicamente idoneo a proseguire il processo iniziato il 13 novembre scorso oppure se, come hanno richiesto gli avvocati degli imputati, deve essere annullata la sua nomina.
Anche nella terza udienza abbiamo assistito all’ennesima piazzata degli avvocati difensori di Moretti & Company, senza farsi mancare alcunché. Infatti questi “signori” hanno esercitato persino la professione di investigatori/spioni.
Il pubblico ministero Giannino ha denunciato che “...sono state cercate notizie sulla vita privata del giudice. Con avvocati che andavano in giro a cercare di capire con chi mangiava il giudice e con chi giocava a calcetto...”.
Anche questo tipo di attività è un “bel modo” per integrare le migliaia di euro che percepiscono dai loro clienti ad ogni udienza.
Alla faccia di quanto sta scritto nelle aule dei tribunali “la giustizia è uguale per tutti”.
La partecipazione all’udienza dell’8 gennaio è utilmente doverosa.

BUON ANNO e BUON 2014 a tutti/e.

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From: Grillo Giuseppe grillo@macchinistiuniti.it
To:
Sent: Monday, December 30, 2013 5:17 PM
Subject: FESTA?

Che razza di “Bel Paese” è mai questo???
SI LAVORERA’ DI PIU’ E SI RIPOSERA’ DI MENO!!!
E’ questo che i padri fondatori dell’idea socialista volevano per le lavoratrici e i lavoratori???
Signor presidente della Repubblica Italiana, nel discorso del 31 dicembre prossimo mi piacerebbe ascoltare delle soluzioni per ridurre la disoccupazione!
La disoccupazione non si riduce allungando la vita lavorativa ai prestatori d’opera attivi!!!
Se 8 ore vi sembran poche provate voi...
Se 40 anni di lavoro vi sembran pochi provate voi...
LAVORARE MENO PER LAVORARE TUTTI!!!
EGREGI RAPPRESENTANTI DEI LAVORATORI.
Dal 1° gennaio 2014 se ne può discutere? Si faccia Sindacato anche per onorare la memoria di Giuseppe Di Vittorio.....
Per ridurre la “voluta e scientemente preparata disoccupazione” bisogna passare dalla “cruna dell’ago” della riduzione sistematica dell’orario di lavoro.
Se non si fa questo per i prossimi 5 – 10 anni ci sarà manodopera a basso prezzo che servirà solo ad arricchire chi è già ricco.
Si rivisiti il sistema delle deduzioni fiscali privilegiando le imprese che assumono riducendo l’orario di lavoro!!!
Come italiani abbiamo più di 9.000 miliardi di euro di ricchezza a fronte di circa 2.100 miliardi di euro di debito pubblico.
Una famiglia seria non ci metterebbe tanto a trovare la soluzione, non per azzerare il debito (giacché “lor signori” hanno deciso quel rapporto Debito/PIL al 60%), ma per ridurlo con oculatezza.
La Costituzione Antifascista Italiana ci potrebbe aiutare.
EGREGI RAPPRESENTANTI DEI LAVORATORI.
Fate rispettare l’articolo 53 della Costituzione Italiana: “Tutti sono tenuti a concorrere alle spese pubbliche in ragione della loro capacità contributiva. Il sistema tributario è informato a criteri di progressività”.
Respingete il “do ut des” imperante dal 1992 che ha ridotto ai minimi termini il potere d’acquisto del “salario” una volta definito “variabile indipendente”.
Ragioniamo un po’: a suo tempo si era detto che la “scala mobile” (definita da Enrico Berlinguer come un elemento di socialismo) generasse inflazione e quindi Debito Pubblico.
A più di 22 anni dalla morte della “scala mobile” (copertura reale del potere d’acquisto del salario) il Debito Pubblico è stato ridotto???
La colpa di tutto ciò non è del salario e del suo giusto potere d’acquisto.
Io ho un sogno: che nel 2014 ci sia una legge sulla rappresentanza sindacale e che il Sindacato faccia realmente gli interessi dei lavoratori...mi dispiace ma ho dei dubbi in merito.
Accettare le leggi pensionistiche dalla “Dini” in poi fino ad arrivare alla “controriforma Fornero”, a mio modesto parere è stata ed è tutt’ora una politica di retroguardia sindacale.
Inoltre chi firma un CCNL deve necessariamente rientrare in produzione per...provare per credere...per ora mi fermo qui.
EGREGI RAPPRESENTANTI DEI LAVORATORI.
Ai vecchi tempi (?) si lottava per 8 ore di lavoro, 8 ore di sonno, 8 ore di svago/tempo libero.
Ora il lavoro manca e che si fa? Si costringono i prestatori d’opera a lavorare di più e male, rischiando spesso anche la VITA!
LAVORARE MENO PER LAVORARE TUTTI E IN SICUREZZA!!!
Ci sarà presto un’avanguardia politica e sindacale per questa richiesta necessariamente storica?
Ai posteri...
LUNGA VITA AI LAVORATORI!!!
Ne abbiamo veramente bisogno...

BUONA VITA E BUON ANNO 2014 A TUTTE LE LAVORATRICI E A TUTTI I LAVORATORI.
Giuseppe Grillo
Cittadino/Lavoratore/Ferroviere/Macchinista/RLS

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From: Cobas Pisa confcobaspisa@alice.it
To:
Sent: Monday, December 30, 2013 11:07 PM
Subject: PROROGHE ALLA SICUREZZA NEL MILLE PROPROGHE

Il Decreto “Milleproproghe” interviene anche in materia di salute e sicurezza.
E’ di pochi giorni fa la proroga che consentirà agli alberghi di guadagnare altro tempo per mettersi in regola con le normative antincendio.
Il tutto non determina obblighi e impegni temporali per la messa in regola delle strutture.
Tra i fautori di questi provvedimenti troviamo parlamentari anche del PD legati a doppio filo con la lobby degli albergatori come già successo nel 2008.
La questione è di sconcertante attualità perché ogni volta che si tratta di recepire normative europee e nazionali in materia di salute e sicurezza scatta l’immancabile proroga invocando la difesa dei posti di lavoro, la tutela dei piccoli proprietari in tempo di crisi.
Una situazione insostenibile perché deroga chiama deroga e, di rinvio in rinvio, le normative a tutela della salute e sicurezza vengono letteralmente smantellate.
Allo stesso tempo il lavoro dentro gli alberghi diventa sempre più precario e i contratti agli stagionali calano, sia come numero, che come durata.
Chi beneficia di proroghe non investe in sicurezza e occupazione!

Cobas Pisa

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From: Associazione Italiana Esposti Amianto aiea.mi@tiscali.it
To:
Sent: Tuesday, December 31, 2013 10:55 AM
Subject: COMUNICATO STAMPA: ANCHE IN SVIZZERA SI CONDANNA PER AMIANTO

Il Tribunale federale svizzero ha condannato in via definitiva al risarcimento del danno per omicidio colposo gli ex responsabili della Eternit per avere esposto nel 1972-1973, uno studente, allora adolescente, per cinque settimane in tutto, alle polveri di amianto.
L’ex esposto, morto a 47 anni per mesotelioma pleurico, aveva lavorato nella fabbrica di Niederurnen (Cantone di Glarona). Quel breve periodo gli è stato fatale. La sua mansione consisteva nell’eliminare con un nastro abrasivo gli angoli degli ammassi di amianto, un lavoro che provoca un forte sprigionamento di polvere.
Nel 2006 l’ex studente-operaio aveva sollecitato il pagamento di un’indennità basata, secondo la legge svizzera, sull’aiuto alle vittime dei reati. Nel 2010 l’istanza è stata respinta dal tribunale cantonale di Glarona perché a quei tempi le conseguenze dell’esposizione non erano prevedibili.
Il Tribunale federale si è mostrato di diverso parere: le ricerche scientifiche avevano già dimostrato nel 1972 che l’esposizione all’amianto può provocare gravi e inguaribili tumori. La legge del lavoro dell’epoca vietava il lavoro pericoloso per i minori. Per questo i responsabili della Eternit si sono resi colpevoli di omicidio colposo.
Non v’è dubbio che questa sentenza sia stata influenzata dal processo della Eternit di Torino dove già vi è stata una condanna per il responsabile principale della Eternit, lo svizzero Stephan Schmidheiny; anche se, allo stato attuale, in Svizzera, i reati di amianto, in generale, non danno luogo a condanna, causa la breve prescrizione.
Si attende, a questo proposito, per gli inizi del 2014, il pronunciamento della Corte europea dei diritti dell’uomo che finalmente dovrebbe fare giustizia anche in Svizzera: cioè che la prescrizione, in Svizzera come in Italia per i reati di omicidio nei luoghi di lavoro e nell’ambiente venga eliminata.

Losanna
30 dicembre 2013
Fulvio Aurora

Associazione Italiana Esposti Amianto AIEA onlus & Ban Asbestos Network
via dei Carracci, 2 Milano
telefono e fax 02 49 84 678

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From: Carlo Soricelli carlo.soricelli@gmail.com
To:
Sent: Wednesday, January 01, 2014 10:02 AM
Subject: APPELLO A PAPA FRANCESCO

Caro Papa Francesco,
sono Carlo Soricelli, un agnostico, curatore dell’Osservatorio Indipendente di Bologna morti sul lavoro, che apprezza molto quello che sta facendo e il suo impegno per poveri e bisognosi.
Caro Papa Francesco, in allegato ci sono le morti sul lavoro del 2013.
Sono ormai sei anni che denunciamo queste morti che non sono mai calate da quell’anno, nonostante parlino di favolosi cali inesistenti.
Questo lavoro volontario è iniziato poche settimane dopo la tragedia della ThyssenKrupp di Torino, dove morirono bruciati sette operai e ci impegna diverse ore al giorno.
Tutti gli anni ci rivolgiamo alla politica, anche nei loro massimi rappresentanti, denunciando che ogni anno oltre 1.000 famiglie entrano nel lutto più atroce per aver perso un parente.
Conosco la disperazione inconsolabile di madri, padri, figli, nonni e parenti che hanno perduto un proprio caro a causa di un infortunio sul lavoro, spesso dovuto alle carenze sulla sicurezza.
In questi sei anni abbiamo fatto proposte, denunciato questo calo presunto spiegato nel report, ma non c’è stato mai niente da fare, l’indifferenza della politica è totale.
Caro Papa Francesco, risveglia con la preghiera le coscienze a quei parlamentari che si dichiarano credenti, ma anche a laici e atei che ci rappresentano in Parlamento, che pensino per un attimo a questi morti, che cerchino finalmente di fare qualcosa per alleviare queste tragedie e non solo di urlare la loro indignazione quanto ci sono casi particolarmente cruenti di cui sono i massimi responsabili.
Prega per tutti noi il buon Dio, che li smuova dalla loro apatia, e che pensino e visualizzino, almeno per un attimo, quei 140 agricoltori che sono morti nel 2013 schiacciati sotto i trattori che guidavano, e che si sarebbero potuto salvare con una “leggina” per far dotare le cabine di questa macchina della morte con protezioni e cinture si sicurezza che impediscono al guidatore di essere sbalzato fuori in caso di errore e ciò capita spesso per il terreno collinare del nostro Paese.
Fai pensare loro a quanti edili muoiono cadendo dall’alto perché non dotati della necessaria attrezzatura per non finire sfracellati al suolo, e che non possono rifiutarsi di eseguire lavori pericolosi perché hanno un contratto precario che impedisce loro di rifiutarsi di farlo, pena il licenziamento.
Prega per noi anche per i tanti autotrasportatori che muoiono per le strade, così come i tanti agenti di commercio e partite IVA individuali che muoiono assieme ai tanti lavoratori delle Forze Armate e che non hanno neppure la dignità di essere riconosciuti come tali.
Prega anche perché siano spesi in modo adeguato quelle centinaia di milioni di euro che lo Stato mette a disposizione ogni anno per la sicurezza, ma che non producono nessun risultato concreto.
Prega per noi perché con questi presunti cali si sono fatte leggi per “alleggerire” la normativa sulla sicurezza, e che ha visto mettere l’Italia in mora dall’Europa da una denuncia dell’operaio Marco Bazzoni per la mancanza di rispetto delle normative europee e che nessun parlamentare ha contestato quando è stata approvata.
Prega infine per noi per far si che rivedano quell’iniqua legge che ha allungato indiscriminatamente l’età pensionabile, anche per chi svolge lavori pericolosi e che vede tra le morti sui luoghi di lavoro oltre il 23% di lavoratori che hanno più di sessantacinque anni.

Carlo Soricelli
Curatore dell’Osservatorio Indipendente di Bologna morti sul lavoro

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From: Carlo Soricelli carlo.soricelli@gmail.com
To:
Sent: Wednesday, January 01, 2014 10:02 AM
Subject: REPORT MORTI SUL LAVORO 2013

Siamo a darvi la situazione delle morti sul lavoro nel 2013.
Nel 2013 sono 571 i morti sui luoghi di lavoro, ma oltre 1.300 se si aggiungono anche i decessi sulle strade e in itinere (stima minima).
Ricordiamo ancora una volta che intere categorie di lavoratori non sono annoverate tra gli assicurati dello Stato attraverso l’INAIL; tra questi morti invisibili ci sono anche i lavoratori con partita IVA individuale che spesso nascondono un lavoro dipendente.
Le categorie che non rientrano nelle statistiche ufficiali sono numerose: Carabinieri, Poliziotti, Esercito, Vigili del Fuoco, Agenti di Commercio, oltre ai lavoratori in nero e agli agricoltori schiacciati dal trattore che hanno già di una pensione.
Gli agricoltori rappresentano con ben 210 decessi il 37% delle morti complessive
...

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